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5 risposte a “ Le donne italiane su Meetic ”

5 risposte a “ Le donne italiane su Meetic ”

L’anno scorso, di questi tempi, dicevo che mi sarebbe piaciuto avviare una ricerca sul dating on line italiano (vedi Una ricerca tabu e Una ricerca tabu 2). Ti aggiorno sullo stato dell’arte.

«Stereotipi femminili nel dating on line. Le donne italiane su Meetic» di Giovanna xpress Cosenza, in C. Demaria, P. Violi (a cura di), Tecnologie di genere. Teoria, usi e pratiche di donne in rete, Bononia University Press, Bologna, 2008, pp. 233-264.

Nel frattempo, ho assegnato una tesi triennale che, sulla falsariga del mio lavoro sulle donne, ha indagato gli stereotipi maschili su Meetic. Francesco discutera la sua tesi ai primi di marzo.

PS. Il libro Tecnologie di genere sara presentato e discusso in pubblico domani 18 febbraio, alle ore 18.00, presso il Centro delle Donne, in via del Piombo 5 a Bologna. Se sei interessata/o, scarica l’invito QUI.

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Proprio a questa tua ricerca pensavo quando nel penultimo numero di Internazionale ho letto l’articolo sui genitori cinesi che cercano mogli e mariti per i loro figli…L’hai visto? Altrimenti te lo mando.

Con la stessa idea, per gioco, abbiamo fatto l’iscrizione al sistema di dating pubblicato da msn creando persone fittizie. Per rendere il tutto piu interessante abbiamo anche impostato come criterio di ricerca donna – donna e uomo – uomo. Per rispetto a chi tiene veramente a questi sistemi non abbiamo contattato nessuno (essendo alla fine un gioco) ma la cosa interessante e proprio il fatto che in tutti i profili che abbiamo visitato, ricorrevano parecchie cose (a volte fino al punto di farci dubitare della veridicita delle inserzioni, sopratutto di alcune foto). Sembrava di poter dividere tutti i profili in varie categorie (no, non semiotiche, ihih) …

Le donne italiane su Meetic

Che dire, il programma e falso e mira solo alla raccolta dati? tutti coloro che si iscrivono sono uguali? o coloro che decidono di affidarsi a questi motori di ricerca si sentono influenzati dal media stesso e si sentono portati ad auto etichettarsi in modo da rientrare nel normale e risultare piu accettabili? Chi lo sa ??

Per la ricerca sul “dating on line” avrei gia dato nel 2004 ?? Avanti il prossimo? Tuttavia, come sottintende Lorenz, per un’analisi dal punto di vista della persuasione captologica delle metamacchine, si potrebbe anche uscire dalla naftalina.. E non e detto che quel prossimo non potrebbe essere i Signori Forrest Gamp + Ferdinand Gamper. O no? ??

Ho letto la tua ricerca, Giovanna. Ora, la domanda (meta?)metodologica e: come hai costruito le sceneggiature ovvero i modelli con cui dividi in tipi gli annunci? Nel senso: se conduci una ricerca del genere sulle lettere che accompagnano i CV scritti alla stessa ditta, immagino che non e che troverai poi TANTI piu profili. Suppongo che, consapevolmente o meno, quando ci si debba descrivere, si selezionino dei fattori-chiave in base a cui orientare la descrizione stessa. Quindi, individuati 2 o 3 punti chiave ed eventuali strategie di aggiramento per quelli negativi (se sono mi riconosco come noioso e lo ritengo decisivo, scrivero qualcosa che ci giri attorno tipo affabulatore o scrupoloso), si imbastisce una narazione che tenga conto di tutto cio. Se scrivo un CV, diro che sono uno che sa lavorare in un certo modo (solitario/vs lavoratore di squadra, metodico/vs creativo ecc ecc) scopo farmi assumere. Se scrivo un profilo per rimorchiare, e ovvio che dire “credo nel colpo di fulmine” e una strategia migliore per avere piu contatti e successivamente selezionare; se scrivo l’opposto vuol dire che fermamente voglio selezionare molto chi mi rispondera… Insomma, voglio dire, per affrontare una prima selezione, mi pongo un numero limitato di obiettivi e di strategie, e orientero la sceneggiatura secondo questi pochi obiettivi e estrategie. Facile cadere nello stereotipo…

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